Io e l'incontro che non è andato come speravo
Ho appena vissuto un momento imbarazzante e frustrante. Vi racconto tutto, magari mi aiutate a capire cosa ho sbagliato.
Ero nel reparto manga di una libreria, immerso nei miei pensieri tra scaffali di storie fantasy e romantiche. A un certo punto, vedo un ragazzo che sembra piuttosto assorto nei suoi pensieri mentre sfoglia i volumi. Decido di avvicinarmi per attaccare bottone. Forse ho esagerato? Probabile.
Comincio con il presentarmi e chiedendogli il nome. Poi, per fare conversazione, gli domando l'età e dove studia. Lui sembra leggermente sorpreso ma risponde comunque. Mi dice che sta cercando qualcosa di fantasy, quindi penso di fargli una domanda interessante: "Conosci il significato della parola sottomissione?" Sì, lo so, forse non era il contesto giusto, ma volevo solo stimolare la sua curiosità intellettuale! Invece di approfondire, lui mi risponde in modo superficiale ("completo annullamento davanti ad una persona") e io, probabilmente maldestro, aggiungo: "Oppure davanti ad un animale." A quel punto vedo il suo volto cambiare espressione... e capisco che ho fatto un casino.
Mi guarda come se fossi uno psicopatico e dice di avere fretta. Prima che possa chiarire o spiegare meglio quello che intendevo, si allontana velocemente. Ho provato a seguirlo con lo sguardo, ma era già sparito tra la folla.
Riflettendoci ora, forse ho invaso il suo spazio personale con troppe domande e commenti fuori luogo. Non volevo metterlo a disagio, ma evidentemente è successo. Avevo solo voglia di parlare di argomenti insoliti e approfondire certi concetti, niente di più. Ma immagino che suonasse strano, soprattutto in quel contesto.
Se foste stati al mio posto, cosa avreste fatto diversamente?