L'indeterminato è davvero così sicuro?
Buongiorno a tutti, mi trovo qui per farvi una domanda, non è da molto che sono entrato nel mondo del lavoro, mi sono laureato un anno fa in economia in statale a Milano e poi ho iniziato a lavorare per un'azienda nell'ufficio contabile. Ora il mio percorso poco importa, ciò che importa è che questa è una grande azienda (250+ dipendenti) e la maggior parte dei quali con l'indereminato. In ufficio ho sentito delle conversazioni da parte di alcuni colleghi (o forse dovrei dire origliato, lol) riguardo ad alcuni dipendenti nullafacenti che da anni non fanno praticamente niente ma continuano comunque ad essere pagati ogni mese. In particolare sto tizio che ha un figlio e una compagna (lo specifico perché a quanto pare i figli a carico contano molto per salvaguardare il posto) e vive nelle zone di Segrate (quindi nemmeno troppo lontano dall'ufficio) e che da dopo il COVID sta praticamente sempre in smart, lavora poco o niente ed ogni due mesi si spara una bella settimana o due di malattia. Sto tizio effettivamente io non l'ho mai visto o forse una volta di sfuggita quando è venuto alla roba aziendale di natale, e pare non sia un caso isolato ma solo il più grave. L'azienda fa anche consulenza quindi credo sia in quel ramo e come molti altri abbia fatto apprendistato che poi si è convertito in indeterminato (suppongo io dato che l'azienda assume tutti i juniors con 1/2 anni di apprendistato). Ora mi chiedo, ma è possibile che per un'azienda sia così difficile licenziare qualcuno? Le dimensioni dell'azienda centrano qualcosa? E il fatto che lui stia sempre a casa (purché collegandosi ogni giorno) anche quando in teoria dovrebbe venire in ufficio almeno 2 giorni a settimana (da policy plenaria aziendale) non vale niente per il licenziamento? Sapevo che in Italia fosse difficile licenziare ma è davvero difficile fino a questo punto?